Il falegname

Il legno è ancora oggi un materiale utilissimo ma non più insostituibile come in passato. Da sempre esso è stato infatti sfruttato in tante maniere: veniva usato come combustibile e impiegato nell’architettura, utilizzato per produrre la carta, per fabbricare la maggior parte degli attrezzi e delle macchine agricole, per costruire i carri, le barche, i mobili, gli arredi e tanti altri oggetti d’uso quotidiano. Il falegname esercitò quindi, fino al secolo scorso, un mestiere importantissimo, indispensabile alla vita e, in particolar modo, alle esigenze del mondo contadino. Gli attrezzi presenti nella bottega del falegname erano in gran parte costruiti dallo stesso artigiano. Era presente il caratteristico banco di lavoro, provvisto di una morsa con doppia avvitatura. Vi si poteva trovare inoltre una sega per tagliare gli alberi. Si collocava il fusto orizzontalmente sopra a due botti, con una buona metà all’esterno e l’altra estremità fissata posteriormente. Un uomo saliva sopra al tronco e posizionata la sega perpendicolare, aiutato da un’altra persona rimasta in basso, segava il ceppo mediante un moto verticale. Si seguiva la linea tracciata sul tronco da un lungo filo intinto di colore, teso per tutta la lunghezza del fusto e su questo poi appoggiato in modo da segnare la riga esatta.